L’areale attuale di diffusione del castagno europeo è incentrato sull’Europa Sud-Orientale. A Nord lambisce appena la Svizzera, a sud è presente in Africa sull’Atlante mentre ad Est è coltivato in Turchia (il terzo paese produttore di castagne del mondo). In altri continenti boreali, si trovano altre specie del genere: Castanea crenata, giapponese, e Castanea mollissima della Cina mentre Castanea dentata è presente nel continente Nord Americano. Sull’indigenato del castagno in Italia non tutti sono concordi, diversi sono gli autori che lo ritengono originario dei Balcani e importato in Italia in epoca Romana o pre-romana. Sicuramente era presente in Europa Centrale prima che le glaciazioni pleistoceniche lo spingessero nelle estreme regioni meridionali. Anche in Italia potrebbe avere trovato rifugio nelle estremità della Penisola. Indubbia è la massiccia diffusione, per la coltivazione sistematica, operata già in epoca romana.

Nella penisola italiana vegeta spontaneamente in boschi misti di latifoglie, in una fascia compresa generalmente tra i 200 e i 1300 metri. Anche le coltivazioni sono comprese in questa fascia che raggiunge il massimo altitudinale nelle regioni calde, come in Sicilia. Più spesso però nella parte bassa della fascia, tra i 200 ed i 500-600 metri al castagno si preferiscono altre coltivazioni, ad esempio l’olivo o la vite. Tuttavia rispetto all’olivo il castagno predilige esposizioni a N e NE, essendo una specie mesofila. Ciò vuol dire che le precipitazioni devono essere di entità discreta (superiori a 600 mm annui), con estati non troppo asciutte. La maggiore esigenza riguarda il suolo, mai calcareo, acido o subacido, meglio se sabbioso per evitare ristagni di acqua. Non è un caso allora che le regioni dove la castanicoltura è più sviluppata siano quelle in cui troviamo suoli acidi, sviluppati su rilievi vulcanici e massicci cristallini. Oltre il 50% della produzione mondiale di castagne è in Italia e di questa oltre il 50% in Campania la quota rimanente è prodotta tra Lazio, Toscana, Piemonte e Calabria.